Quella dei monopattini elettrici in città sta diventando una realtà sempre più importante in tutta Italia. Ad oggi, però, sono sempre più numerosi anche gli incidenti che si registrano a causa dell’uso sregolato che ne deriva. Per non parlare, poi, delle soste selvagge di questi mezzi che compromettono il decoro urbano delle città.
Ed è proprio per regolamentare l’uso dei monopattini elettrici che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha convocato le aziende produttrici dei monopattini a una riunione che si è svolta lo scorso 1° luglio in videoconferenza. Il Ministero ha, infatti, ritenuto opportuno istituire un momento di confronto tra i propri vertici tecnici, i rappresentanti Anci e le aziende di noleggio dei monopattini con l’obiettivo di svolgere, in tempi brevi, una valutazione sui comportamenti di coloro che sono alla guida di tali mezzi, e sull’incidentalità connessa, e individuare forme appropriate per aumentare la sicurezza delle persone, nella convinzione che una comune autoregolamentazione delle aziende operanti nel settore sia determinante per migliorare le condizioni di fruizione del servizio.
Dall’incontro è emersa la necessità di avviare un lavoro comune che dovrà condurre in tempi brevi ad una regolazione verso questa nuova forma di mobilità che è esplosa durante la pandemia – ben 42mila mezzi in sharing in 30 città – con due obiettivi principali: sicurezza sulle strade e decoro urbano per evitare quella la sosta selvaggia dovuta ai mezzi lasciati senza controllo sui marciapiedi, individuando aree di sosta dedicate ma anche delle “no parking areas” in specifici ambiti delle città di particolare interesse architettonico e urbanistico.
Dai limiti di velocità al numero identificativo del mezzo all’età minima per condurre il monopattino ai dispositivi per aumentare standard di sicurezza: sono molteplici gli aspetti affrontanti durante l’incontro in cui è lo stesso Ministero ad aver sottolineato “come le soluzioni per aumentare gli standard di sicurezza non debbano compromettere la diffusione di questi nuovi modelli di mobilità e, per questo, ha chiesto agli stessi rappresentanti del settore di formulare proposte, basate sulle più interessanti esperienze internazionali e sui dati che caratterizzano questo nuovo fenomeno di mobilità urbana”.
I noleggiatori, dal canto loro, chiedono regole moderate, sottolineando che limiti di velocità troppo bassi spesso portano a rischi come, ad esempio, la difficoltà di restare in equilibrio nelle strade pedonalizzate dove è stato stabilito il limite dei 6 km/h. Seguirà poi un appuntamento con le società di sharing per redigere un documento unitario contenente proposte per il miglioramento di questo servizio, da valutare assieme ai tecnici dei Comuni e dell’Anci con l’obiettivo di giungere ad un “patto” tra istituzioni e fornitori di servizi di sharing.
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Pubblicato il 13 Gennaio 2023