Ricaricare le navi direttamente in mare: ecco la boa di ricarica offshore
È in corso una rivoluzione nel campo del trasporto marittimo e il protagonista di questo avvenimento è il gruppo danese Maersk, che oggi gestisce numerose attività nei settori dei trasporti, della logistica e dell’energia.
Maersk Supply Service, una sussidiaria del colosso navale danese Maersk, sta lanciando Stillstrom, un’impresa di stazioni di ricarica di navi offshore per supportare la decarbonizzazione dell’industria marittima, eliminando le emissioni inattive.
Il nuovo progetto di Stillstrom, la società tecnologica pionieristica controllata proprio dalla Maersk Supply Service, vuole contribuire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti via mare e fornirà soluzioni di ricarica elettrica offshore alle navi nei porti, negli hub e nelle operazioni energetiche offshore.
Il progetto è molto ambizioso: sostituire i combustibili fossili con l’elettricità mentre le navi sono ormeggiate a una boa di ricarica, la quale verrebbe direttamente collegata ad impianti eolici o alla terraferma. Tutto questo con l’obiettivo di permettere alle navi di alimentarsi con elettricità pulita, anche in rada.
Come funzionerà la prima Boa Offshore?
Ørsted, multinazionale Danese leader nella produzione di energia elettrica, sarà responsabile dell’integrazione nella rete, dell’energia prodotta dalla boa di ricarica.
In questo modo la boa di Stillstrom sarà in grado di fornire energia a una delle Service Operations Vessels (SOV) di Ørsted, anche durante la notte.
La boa di ricarica sarà abbastanza grande da caricare una batteria di dimensioni SOV o una nave ibrida-elettrica. In futuro potrà essere ridimensionata e adattata, in modo che possa fornire energia anche a navi più grandi, in rada.
Ørsted ha annunciato che condividerà pubblicamente la proprietà intellettuale di tutte informazioni ottenute durante la progettazione dell’integrazione della boa nel parco eolico offshore. Un annuncio che incoraggia sicuramente l’utilizzo della nuova Boa di ricarica Stillstrom.
Cosa significa: una tecnologia per navi in rada?
Le navi in rada ormeggiate a largo o in porto, ma non ancorate, anche se sembrano ferme, producono emissioni inattive. Per questo l’utilizzo della Boa Stillstrom appare come una vera e propria rivoluzione per il mondo marittimo. In ogni parte del mondo, navi di tutte le dimensioni, potranno finalmente fare una cosa mai fatta prima: spegnere i motori quando inattivi o a largo (in rada).
I benefici per l’ambiente.
Sostituendo i combustibili fossili con elettricità pulita, non solo tutte le emissioni vengono eliminate mentre la boa è in uso, ma anche l’inquinamento acustico è azzerato. E l’energia incamerata può essere utilizzata per tutte le operazioni a bordo, permettendo di spegnere i motori endotermici.
Secondo Sebastian Klasterer Toft, responsabile del programma di impresa presso Maersk Supply Service, si possono raggiungere risultati rilevanti:
“La missione è rimuovere 5,5 milioni di tonnellate di CO2 entro cinque anni dal lancio commerciale, eliminando ulteriormente il particolato, [ossidi di azoto] e [ossidi di zolfo]”
Una soluzione quindi concreta, volta a diminuire l’inquinamento derivante dal traffico marittimo, spesso sottovalutato, ma anch’esso protagonista in negativo del cambiamento climatico. Una quota importante di queste emissioni viene infatti dagli spostamenti in porto o dalle navi che restano in attesa al largo, spesso per giorni. Nell’ultimo anno l’inquinamento climatico nel settore del trasporto marittimo internazionale è aumentato di quasi il 5% , secondo un nuovo rapporto dell’agente Simpson Spence & Young.
Rivoluzione green e multinazionali
Finalmente sembra arrivato, anche per le compagnie di navigazione marittima internazionale, il momento di investire i loro profitti verso tecnologie più sostenibili.
D’altronde il momento storico lo richiede essendo sempre più alta la consapevolezza dei danni già arrecati all’ecosistema mondiale e del poco tempo ancora a disposizione per rimediare. Un occhio al business dunque e uno alla salvaguardia dell’ambiente per un obiettivo comune: dare un orizzonte di speranza al futuro del nostro pianeta.
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Pubblicato il 13 Gennaio 2023