Novembre 2024 – Auto elettriche, il mercato italiano rallenta: “Superare l’attuale clima di incertezza”

Le auto elettriche

Nel mese di novembre le immatricolazioni delle auto elettriche sono pari a 6.601  unità contro le 7.965  dello stesso mese del 2023, con una differenza di -1.364unità (-17,12%). Inferiore anche la quota di mercato mensile, pari al 5,30% a novembre 2024, rispetto al 5,70% registrato nel mese di novembre 2023.

Il parco circolante BEV si attesta così a 272.105 unità.

Il mercato totale delle auto

Il mercato auto complessivo registra in Italia a novembre 2024 124.618 immatricolazioni, un calo del -10,84% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso (-15.147 unità).

Di seguito la distribuzione delle immatricolazioni da inizio anno per alimentazione.

Stabile la distribuzione delle auto per classe di emissioni, con il mercato che continua a vedere la categoria 91-135 gCO2/km segnare il maggior numero di immatricolazioni (66,8% di share) seguita dalla categoria 136-160 gCO2/km con il 18,6% di share.

Guardando ai canali di mercato, le BEV totalizzano tra i privati 31.607 immatricolazioni da inizio anno (+9,14% rispetto al valore YTD 2023); mentre le “auto-immatricolazioni” del canale rivenditori registrano un -28,13% rispetto a YTD 2023 con 5.481 veicoli immatricolati nell’arco dell’anno. In calo le flotte commerciali (-9,15% rispetto a YTD 2023), con 4.808 veicoli immatricolati. Il noleggio a lungo termine registra un incremento del 3,19% rispetto al dato YTD 2023, con 15.758 veicoli immatricolati. Infine, il noleggio a breve termine, con 1.472 vetture immatricolate da inizio anno, registra un -36,77% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La top 5 delle BEV più vendute in Italia a novembre 2024 vede al primo posto la Tesla Model 3 con 7.296 unità, seguita dalla Tesla Model Y con 6.733 che insieme coprono il 23,73% del mercato BEV totale 2024.

Per quanto riguarda le immatricolazioni su base regionale, a novembre del 2024 troviamo in testa la Lombardia con 10.701 veicoli immatricolati da inizio anno (-6,61% rispetto a novembre del 2023) che supera di poco il Trentino-Alto Adige con 10.280 immatricolazioni da inizio anno (-7,84 % rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Segue la Toscana con 6.624 veicoli immatricolati (15,38% rispetto a YTD 2023), seguito dal Lazio con 6.392 veicoli (-6,44% su YTD 2023) e l’Emilia-Romagna con 4.815 veicoli immatricolati 7,41% rispetto al 2023), seguita a sua volta dal Veneto con 4.624 veicoli (-3,14% rispetto a novembre del 2023) e infine, il Piemonte che totalizza 4.515 veicoli (14,07% rispetto a novembre 2023).

A ottobre 2024 si continua a notare un incremento della market share delle BEV in tutti i maggiori Paesi Europei. Le auto BEV immatricolate nei big del Continente coprono una market share in costante crescita, con Olanda e Belgio sempre in testa con market share rispettivamente del 32,69% e 27,44%, seguiti da Regno Unito e Francia con quote rispettivamente pari a 18,11% e 17,02%. Segue Germania con il 13,32% e chiudono Spagna e Italia con market share rispettivamente del 5,26% e 3,94%.

Nei primi undici mesi del 2024 i veicoli commerciali leggeri (<3,5 t) completamente elettrici registrano una quota di mercato del 1,94%, con 3.359 veicoli immatricolati. Si registra un calo di -2.360 unità rispetto a novembre 2023.

Considerando tutte le alimentazioni, il mercato dei veicoli commerciali nel 2024 mostra una crescita del 1,98%  sullo stesso periodo del 2023, con 173.525 unità immatricolate, in cui continua a dominare il diesel con l’83,8% dell’immatricolato.

La pericolosa stagnazione del mercato auto italiano nel suo complesso riflette il generalizzato clima di incertezza che caratterizza il quadro normativo e il dibattito pubblico nazionale sulle prospettive dell’automotive.

In una fase decisiva per il settore come quella che stiamo attraversando, di conseguenza, è più che mai urgente un indirizzo strategico da parte delle Istituzioni chiaro e condiviso con l’industria, un grande coordinamento nazionale per il comparto, coerente con un contesto internazionale che vedrà la competitività della filiera italiana passare fatalmente dalla capacità di intercettare i megatrend globali dell’elettrificazione e della digitalizzazione.