Strumento imprescindibile per la ricarica domestica delle auto elettriche, la wallbox permette di ricaricare un veicolo elettrico nella propria abitazione. In alcuni casi è obbligatorio installarla, ma si può approfittare degli incentivi statali per far sì che dotarsi di una wallbox diventi ancora più conveniente.
La normativa di riferimento per installare una wallbox
La wallbox permette di ricaricare l’auto elettrica nel garage della propria abitazione, a costi vantaggiosi rispetto alla ricarica pubblica. Ma per installare una wallbox è necessario verificare la normativa di riferimento.
Oltre al Decreto legislativo 257/2016 “Disciplina di attuazione della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi”, può risultare utile anche la consultazione del Decreto 3 agosto 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Legge di Bilancio 2019 e del DL Rilancio dello scorso anno.
Come abbiamo già scritto in un recente vademecum, le installazioni di infrastrutture di ricarica su suolo privato sono obbligatorie per alcune tipologie di edifici di nuova costruzione. Una disposizione che dev’essere recepita dai singoli Comuni, i quali sono tenuti ad inserire tale obbligo nei regolamenti edilizi comunali.
Gli immobili soggetti a tale obbligo sono gli edifici ad uso diverso da quello residenziale, con superficie utile superiore a 500 mq, e quelli ad uso residenziale con almeno 10 unità abitative. In entrambi i casi, nei comuni che hanno adeguato i loro regolamenti edilizi secondo le ultime prescrizioni normative del 2020, la predisposizione all’allaccio per l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli diviene condizione obbligatoria per l’ottenimento del titolo abilitativo edilizio.
Con gli incentivi arriva la spinta alla mobilità elettrica
Tra gli utilizzatori di auto elettriche, circa l’80% ricarica l’auto con una wallbox domestica (cfr. infografica “Report sulle infrastrutture di ricarica” ).
Per fortuna non esistono soltanto obblighi per l’installazione delle wallbox di ricarica per auto elettriche, ma anche incentivi. Ed è proprio dagli incentivi che arriva una spinta a supporto allo sviluppo della mobilità elettrica. Oltre alle agevolazioni per l’acquisto di un’auto elettrica, esistono anche incentivi per dotarsi di un’infrastruttura di ricarica domestica.
Decidere di installare una wallbox in edifici esistenti consente di recuperare il 50% delle spese nell’arco di 10 anni: nella Legge di Bilancio 2019 è stata infatti introdotta la detrazione fiscale al 50%, da recuperare nei 10 anni successivi, per l’acquisto e l’installazione di un punto di ricarica per veicoli elettrici.
Nel caso in cui la wallbox rientri nell’insieme dei lavori di riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus 110%), la detrazione fiscale sale appunto al 110% delle spese sostenute, come specificato nel Decreto Rilancio dello scorso anno. In questo caso, le somme andranno recuperate nell’arco di 5 anni.
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Pubblicato il 13 Gennaio 2023