Veronica Aneris, Responsabile per l’Italia di Transport & Environment, ci ha rilasciato un’interessante intervista riguardante il trasporto sostenibile.
L’ONG belga, che opera nel settore dei trasporti e dell’ambiente, è diventata socio di MOTUS-E per promuovere e rafforzare le politiche sostenibili dei trasporti a livello nazionale.
“La mission di Transport&Environment è di promuovere le politiche per il settore trasporti affinché esso diventi più sostenibile, pulito e sicuro, garantendo l’accessibilità a tutti. T&E è presente a Bruxelles dal 1990 e ha contribuito a formare molte politiche dei trasporti europei, la più famosa è quella sul regolamento degli standard di auto e furgoni.” così Veronica Aneris presenta l’associazione.
T&E è presente in Italia, con sede a Roma, dal 2017 per poter lavorare più capillarmente a livello nazionale: “La collaborazione tra MOTUS-E e T&E Italia è nata con il progetto “Fuelling Italy’s Future”, coordinato da T&E, a cui MOTUS-E ha partecipato e che aveva come scopo quello di valutare gli aspetti sociali, economici e ambientali della transizione verso la mobilità a zero emissioni nel nostro Paese. Questa collaborazione, e lo scambio di idee che queste due associazioni hanno avuto tra il 2018 e il 2019, ha rappresentato un ulteriore tassello nello sviluppo e rafforzamento dell’idea che la mobilità elettrica è una parte fondamentale del processo di decarbonizzazione. Un processo che l’economia italiana ed europea devono affrontare.” Dunque la formalizzazione di questa collaborazione non può che contribuire al necessario allineamento delle politiche industriali ed ambientali nel nostro paese e all’individuazione delle barriere e potenzialità di questa transizione.
In questo anno, MOTUS-E è riuscita a dare importanza alla filiera industriale italiana della mobilità elettrica ed ha creato un dialogo tra i diversi stakeholder di settore. “Noi di T&E riconosciamo ed apprezziamo molto il lavoro di MOTUS-E sotto questo aspetto. L’Italia ha bisogno di lavorare sulla filiera, accompagnando tutti gli attori di questo cambiamento, sia dal punto di vista della formazione che della trasformazione del lavoro. T&E vuole unire alla piattaforma di MOTUS-E la propria esperienza ed il know-how nel settore delle politiche dei trasporti. Insieme possiamo lavorare sia sullo sviluppo della mobilità elettrica in generale che sulle esigenze della sostenibilità del settore trasporti per poi portarle dentro le politiche industriali.”
All’osservazione che purtroppo il nostro Paese è ancora indietro, la Aneris ha ribattuto che l’Italia sta recuperando il gap con i Paesi più virtuosi: “Questa trasformazione è necessaria, non è reversibile. C’è solo da rimboccarsi le maniche per costruirla e attuarla nel nostro Paese. Siamo in ritardo, ma ci stiamo rimettendo in marcia.”
Durante l’intervista Veronica Aneris ha dipanato chiaramente il futuro del trasporto sostenibile secondo T&E: “Abbiamo studiato in maniera approfondita la grande questione di come decarbonizzare entro il 2050 il settore trasporti , che sappiamo essere il maggiore responsabili delle emissioni di CO2 con emissioni che continuano ad aumentare”
“Il settore trasporti è diventato profondamente insostenibile sotto il profilo non solo ambientale ma anche economico e sociale. Ce lo raccontano, oltre alla CO2, anche la qualità dell’aria, la deforestazione dovuta ai biocarburanti, la congestione, il traffico, la dipendenza energetica del nostro paese. C’è veramente bisogno di un cambio di rotta.” In questo senso l’esigenza di dover decarbonizzare offre un’opportunità ma anche una grande sfida: “Decarbonizzare vuol dire che nel 2050 non solo le auto ma anche i camion, gli aerei, le navi dovranno essere tutti a zero emissioni.”
Per guidare il settore nella giusta direzione serve un approccio olistico, secondo T&E: “Dobbiamo tenere conto che tutti i settori dell’economia devono decarbonizzare e avranno anch’essi bisogno di energia a emissioni zero. Il percorso ottimale è quello che utilizza tale elettricità verde nel modo più efficiente, permettendo di minimizzare l’elettricità pulita addizionale necessaria. Secondo le roadmap di decarbonizzazione che abbiamo elaborato per tutte le modalità di trasporto la “ricetta migliore” che risponde a tali requisiti, è l’elettrificazione diretta di tutte le modalità di trasporto dove questa è tecnicamente possibile, ovvero auto, camion e navi di breve e media percorrenza. Per il settore aviazione bisognerà ricorrere a biocombustibili avanzati ed elettro-carburanti prodotti con energia rinnovabile. Per le navi di lunga percorrenza la soluzione più efficiente saranno idrogeno e ammoniaca rinnovabili. Pre-requisito essenziale di tale processo è ovviamente la contemporanea trasformazione del modo in cui produciamo energia elettrica e, non ultimo, una drastica diminuzione della domanda di trasporto, perché altrimenti secondo i nostri calcoli, non ci siamo con il carbon budget.”
Dunque, secondo T&E, il percorso ottimale per decarbonizzare il settore dei trasporti, renderlo sostenibile e disaccoppiare le emissioni di CO2 dalla domanda, è minimizzare l’elettricità addizionale necessaria. I prerequisiti per continuare la transizione sono quindi due: decarbonizzare la rete elettrica e ridurre la domanda: “Le misure “Avoid-Shift” non sono un optional, bisogna veramente ridurre gli spostamenti e fare lo shift modale verso mezzi maggiormente efficienti”. Bisogna lavorare sui tre pilastri della mobilità sostenibile, contemporaneamente Avoid-Shift-Improve, su tutte le scale, a livello europeo, nazionale, regionale e locale, e farlo il prima possibile. “Non abbiamo più tempo, bisogna agire adesso”.
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Pubblicato il 13 Gennaio 2023